La cabala era li, pronta ad emanare il proprio verdetto confermando la sua, solita, legge. I numeri hanno così sentenziato: Roma batte Lazio due a zero. Il successo giallorosso mancava dal Marzo 2011 quando, sempre con il medesimo punteggio, firmato dall’eterno Totti, l ‘As Roma andò in visibilio. L’altro, di visibilio, vige ancora nelle menti e nei cuori dei tifosi biancoazzurri: il 26 Maggio 2013 è una data indelebile, lo spartiacque tra goduria ed amarezza altrui. La coccarda è sul petto di Klose e compagni ma la voglia di rivalsa presenzia da molto dalle parti di Trigoria. Ore 15.00, la Sud ricorda una supremazia derivante dal nome della città, la Nord, invece, se la prende con comodo: il derby, dopo il goal di Lulic è diventato un “memorial”. Gli sfottò continueranno per tutti i 90 i minuti, periodo nel quale la gara non mancherà di forti vibrazioni. ” Pektovic non sa osare- afferma Giorgio supporter della Lazio – giocare con una punta sola significa concedersi all’avversario”. Giuseppe, abbonato romanista da oltre 15 anni, abbozza un pronostico:” 1 a 0 segnerà De Rossi”. Poco importa quando a siglare il punto del vantaggio sarà il tanto vituperato Balzaretti.” Nun ce credo- urla Mattia cappellino giallorosso in testa- grande Balzaretti!”. Toccherà a Ljajic,successivamente, a raddoppiare su penalty ed archiviare l’ennesimo derby capitolino. ” Questa è la sconfitta più indolore che ci sia- dice Bruno, fan biancoceleste- dopo avergli alzato la coppa in faccia possono esultare quanto vogliono”. Esultano, strombazzando qua e la i tifosi giallorossi, quelli della Lazio tornano a casa con un sorriso a metà. Il derby di ritorno è già cominciato…
Raffaele Caldarelli