Discarica Falcognana, ennesimo corteo contro “lo scempio ambientale”

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Discarica Falcognana, ennesimo corteo contro “lo scempio ambientale”

manifestazioneSe nelle alte sfere politiche i giudizi sulla localizzazione della discarica sono diversificate, a tratti contraddittorie, tra la gente, il popolo, il concetto è sempre più chiaro: la megabuca alla Falcognana non s’ha da fare. Né adesso, né mai. Ieri l’ennesima dimostrazione di dissenso con la partecipata e colorata manifestazione dei comitati no discarica. Il corteo, civile e pacifico, ha sfilato dal presidio permanente al chilometro 15 della via Ardeatina e si è concluso al Santuario del Divino Amore. Tante le famiglie che a gran voce si sono scagliate contro coloro che il presidio Divino Amore definisce “colpevoli di questo scempio ambientale”. Il serpentone di protesta si è ritrovato in strada poche ore dopo le parole del ministro Bray, che si è “fatto carico delle responsabilità del suo ufficio, chiarendo – dicono dai comitati – una volta per tutte le verifiche di compatibilità con i vincoli paesaggistici presenti nell’area della Falcognana”. Ora tutti in attesa dell’audizione del commissario Sottile e dell’assessore Ambiente Civita in commissione Ambiente della Regione Lazio (oggi ore 10, ndr): in quella sede potrebbero giungere notizie chiarificatrici, in un senso o nell’altro, sulla sorte della discarica Ardeatina. Nel frattempo il presidio No discarica affila le armi, prepara la mega manifestazione capitolina contro tutte le discariche – che partirà da piazza della Repubblica – e ha deciso una nuova forma di sensibilizzazione: da oggi e per tutte le mattine le ragazze del presidio venderanno magliette per bambini. Tutto il ricavato sarà destinato alle spese per i percorsi legali che il presidio sta mettendo, e metterà, in campo nelle sedi competenti.

Monz