CdQ Fonte Laurentina scrive a Marino: “Serve un incontro sul porta a porta”

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CdQ Fonte Laurentina scrive a Marino: “Serve un incontro sul porta a porta”

fontelaurentinadi Marco Montini Il comitato di quartiere Fonte Laurentina per una corretta raccolta differenziata porta a porta. Il presidente del CdQ Alessandro Recine ha inviato una richiesta di incontro all’assessore all’Ambiente del Comune di Roma, Estella Marino, per capire come il Campidoglio intenda implementare e ottimizzare il servizio di raccolta rifiuti sul territorio romano. E in particolare su quello del IX Municipio dove il porta a porta sta per decollare tra difficoltà e inefficienze. Tanto che pochi giorni fa il comitato ha incontrato pure il presidente municipale Santoro. Questo il testo della missiva inviata dal Cdq:

“Gentile Assessore Estella Marino,

 l’art.15 c.4 del Regolamento Comunale per la Gestione dei Rifiuti Urbani dice: “Il ritiro dei rifiuti porta a porta, da parte del soggetto gestore, può avvenire sia tramite l’ingresso dell’operatore nel luogo dove è custodito il contenitore, sia tramite il prelevamento del rifiuto dalla zona stradale prospiciente l’utenza. In questo secondo caso, la zona dove esporre i rifiuti è individuata dal soggetto gestore e comunicata all’utenza, la quale deve conferire i rifiuti in sacchetti ben chiusi con un legaccio nei giorni e orari che il soggetto gestore rende noti“.

L’Ama, invece, decide autonomamente. Il 9 settembre 2013 abbiamo fatto un’ulteriore riunione del cdq che ha visto la partecipazione di un centinaio di cittadini, numerosi Amministratori di condominio, il Presidente del Municipio Andrea Santoro, i consiglieri Municipali Massimiliano De Juliis e Giuseppe Mannarà che ha evidenziato l’assoluta approssimazione e impreparazione del modello studiato, sperimentato e adottato dal Comune di Roma, attraverso l’Ama. Nel corso della riunione il Presidente Santoro ha dovuto assicurare una maggiore attenzione e presenza per risolvere le numerosissime problematiche ancora presenti, prevedendo di far levare i cassonetti stradali con tempistiche concordate con il quartiere e solo dopo che i condomini saranno effettivamente pronti. Di contro è stato rivolto un invito a tutti i cittadini e ai condomini di fare ogni possibile sforzo per agevolare questo passaggio assolutamente necessario. La realtà, però, è che prima dei cittadini dovrebbe essere l’Ama e il Comune a capire cosa deve essere fatto e come, evitando di scaricare sui cittadini le inefficienze e le approssimazioni sul modello adottato che sono ormai un’evidenza conclamata. Per questo motivi, ringraziamo il Presidente Santoro per l’impegno assunto nel corso della riunione del 9 settembre, ma chiediamo all’assessore di Roma Capitale Estella Marino di fissare urgentemente un incontro pubblico presso la sede del Municipio IX per spiegare quale azioni si intende adottare per mettere i cittadini nelle condizioni di avviare seriamente un servizio porta a porta. In ultimo vorrei precisare una cosa: noi siamo fortemente convinti che a Roma dobbiamo impegnarci tutti per una raccolta differenziata decisamente più adeguata alle norme europee vigenti e ad una città moderna ma, malgrado tutto l’impegno che ci abbiamo messo finora, l’organizzazione e il modello che si vuole mettere in piedi ci sembra inadeguato e troppo svantaggioso sia per i cittadini che per l’Ama stessa. Se proprio si vuole continuare con questo modello e organizzazione riteniamo importante guardarci prima in faccia, chiarirci bene e assumerci ognuno le proprie responsabilità. Non si può scaricare ogni problema sui cittadini che invece di essere incentivati alla raccolta differenziata sono vessati e, mi lasci dire, maltrattati”.