“Con una smentita il vicesindaco Nieri avrebbe potuto rimediare a una tragica gaffe. Il suo silenzio, invece, conferma un atteggiamento estremista che offende la memoria dei nostri connazionali vittime degli infoibamenti e dell’esodo. S’impongono a questo punto le sue dimissioni”. E’ quanto dichiara il vicecapogruppo alla Camera dei Deputati di Fratelli d’Italia, Fabio Rampelli, che torna sulle dichiarazioni del vicesindaco di Roma, Luigi Nieri, in merito alla ricorrenza della commemorazione delle Foibe.
“Roma è medaglia d’oro per la resistenza e di questo può andare orgogliosa – commenta Rampelli – ma è anche la città dove s’insedio la più grande comunità di esuli istriani e dalmati, falcidiati dal tentativo di pulizia etnica voluta dai comunisti di Tito sul confine orientale. Una tragedia, un genocidio che l’Italia ha impiegato ben 70 anni a riconoscere e imparare a ricordare, senza che questo ricordo confligga con altri. Nessun rappresentante delle istituzioni, per giunta il vicesindaco della Capitale d’Italia, può permettersi di mettere in moto tali opere di negazionismo. È per questo motivo, anche in forza di una legge dello stato che ha istituito da 10 anni la Giornata del Ricordo, che formalizzerò un’interrogazione parlamentare alla riapertura della Camera. Il sindaco Marino intanto rompa il silenzio su questa orribile vicenda e induca Nieri a farsi da parte”.