La città antica di Sutri sorgeva su uno sperone tufaceo fusiforme, circondato da profonde vallate solcate da piccoli corsi d’acqua. Posta alle propaggini dei Monti Cimini che si elevano a Nord-Est dominando la conca del Lago di Vico e la piana di Viterbo, e alle falde dei Monti Sabatini a Sud-Ovest, la città venne ad impiantarsi lungo un corridoio naturale di collegamento tra i territori interni dell’Etruria Meridionale e la fascia costiera e, al contempo, lungo la linea di transito da Roma verso il Nord della regione. Sutri deve probabilmente la ragione della sua esistenza e dell’importanza alla particolare posizione topografica e all’effettivo controllo che l’abitato poteva esercitare su tale linea di percorrenza. che essa, in fasi alterne e con diversa funzione, rivestì fino alla tarda età medioevale. Alcuni frammenti di materiali di impasto ritrovati negli ultimi anni, possono essere datati per forme e ornamentazioni alla fase più tarda dell’età del Bronzo finale (X sec. a.C.). Questo modesto dato, e’ di importanza notevole costituisce infatti, per ora, l’unica testimonianza certa della frequentazione in età protostorica di questa area. Gli elementi a disposizione tuttavia, non permettono di definire in modo più articolato il processo di formazione del più antico nucleo urbano. Sutri nel periodo precedente la conquista da parte di Roma, viene considerata un piccolo centro privo di un ruolo specifico, incerta e’ la sua appartenenza al territorio falisco oppure di quello di Veio. Mancano testimonianze letterarie, e anche indizi archeologici precisi che possano indicare l’appartenenza della città alla sfera politica e culturale falisca o una sua diretta dipendenza dal non lontano centro etrusco di Veio. E’ solo a partire dal V sec. a.C., che il ruolo di Sutri viene più chiaramente a definirsi. Successivamente alla caduta di Veio nel 396, Sutri, entra nell’orbita romana, con precise finalità strategiche e militari, grazie alla sua posizione. Negli anni successivi Sutri viene assediata dagli etruschi di Tarquinia entrati in lotta contro Roma ma, la cittadina venne riconquistata dai romani con un intervento eroico di Furio Camillo le cui gesta sono annoverate nella tradizione letteraria.
Daniela Mei