Basta figli di… Sono definitivamente ai nastri di partenza le norme di attuazione redatte dal Governo della legge delega approvata dal Parlamento nel 2012 sulla parificazione tra figli legittimi e figli nati fuori dal matrimonio che saranno così completamente uguali dal punto di vista giuridico. Il decreto legislativo, proposto dal presidente del Consiglio e dai ministri dell’Interno, della Giustizia, del Lavoro e delle politiche sociali, in accordo con il ministro dell’Economia, dovrebbe essere esaminato nella prossima seduta del Consiglio dei ministri.
In questo modo diventerà definitiva l’introduzione del principio dell’unicità dello stato di figlio, senza più alcuna distinzione tra figli legittimi e naturali.
Anzi, nel testo c’è di più: i figli nati fuori dal matrimonio avranno gli stessi effetti successori, ai fini dell’eredità, nei confronti di tutti i parenti e non solo dei genitori.
E’ prevista inoltre la sostituzione della nozione di “potestà genitoriale” con quella di “responsabilità genitoriale”, oltre alla modifica delle disposizioni di diritto internazionale privato, con la previsione di norme di applicazione, in attuazione del principio di parità tra figli legittimi e naturali. Tra le nuove norme, anche quella prevista dall’articolo 53 che introduce e disciplina le modalità dell’ascolto dei minori che abbiano compiuto dodici anni, “o anche di età inferiore, se capaci di discernimento, all’interno dei procedimenti che li riguardano”. Una norma che tiene conto di numerose sentenze della Cassazione, che hanno sottolineato come il mancato ascolto dei minori costituisca “violazione del principio del contraddittorio e dei principi del giusto processo, salvo che ciò possa arrecare danno ai minori stessi”.