Programmazione partecipata per scuola e università

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Programmazione partecipata per scuola e università

massimiliano smeriglioL’assessore Smeriglio alla Pisana per illustrare le principali linee di intervento. Il presidente Patané: “istruzione e ricerca devono tornare ad essere centrali nell’agenda politica”

 Pagamento immediato delle borse di studio arretrate e programmazione condivisa e partecipata del dimensionamento scolastico e delle risorse del Fondo Sociale Europeo. Sono queste le principali linee di intervento dell’assessorato alla Formazione, università, scuola e ricerca guidato da Massimiliano Smeriglio, illustrate stamani alla commissione V del Consiglio regionale del Lazio.
“Futuro e qualità sono le parole chiave che devono guidare la nostra azione – ha esordito il presidente della commissione Eugenio Patané (Pd) – da troppi anni istruzione e ricerca sono relegate in secondo piano nell’agenda politica, mentre devono tornare ad essere centrali, attraverso azioni concrete e sostenibili. Le nostre proposte vanno in questo senso: pagare le borse di studio agli aventi diritto, introdurre una tassa universitaria progressiva, aumentare l’offerta di alloggi. Tutti punti che si completeranno con l’adozione di una nuova legge sul diritto allo studio”. Patané ha ricordato anche l’impegno ad investire su l’internazionalizzazione dello studio e della ricerca, a potenziare le possibilità di accesso allo studio per i meritevoli e a creare un collegamento efficace tra scuola, università e mondo del lavoro.
Tra le priorità di intervento elencate da Smeriglio, innanzitutto il dimensionamento scolastico: va affrontato “provando a mettere in campo capacità di ascolto e di partecipazione, come già fatto per il calendario scolastico, e ragionando in termini di programmazione pluriennale”. Annunciata, in proposito, l’intenzione di portare in Consiglio le relative linee guida entro la metà di luglio. Marta Bonafoni (per il Lazio) ha auspicato che la commissione sia protagonista all’interno di un percorso di partecipazione attento ai territori, mentre Gaia Pernarella (M5S) ha suggerito di procedere attraverso un’interazione tra Consiglio, Giunta e Ufficio Scolastico regionale per assicurare l’ascolto di tutti gli interessati. Daniela Bianchi (per il Lazio) ha proposto l’istituzionalizzazione di tavoli permanenti di confronto, per garantire la partecipazione delle organizzazioni studentesche e Piero Petrassi (Centro Democratico) ha chiesto che in fase di dimensionamento si tenga conto anche della presenza negli istituti di ragazzi diversamente abili.
Concertazione e partecipazione allargata secondo Smeriglio devono guidare anche la programmazione del Fondo Sociale Europeo. In proposito Pernarella ha chiesto un Piano regionale, mentre Petrassi ha definito prioritario il sostegno alla scuola dell’infanzia.
Quanto al diritto allo studio, Smeriglio ha ricordato che la Giunta ha destinato 10 milioni di euro al pagamento immediato delle borse di studio e si è impegnata a trasferire entro il prossimo gennaio 64 milioni di euro a Laziodisu, recentemente commissariato. “L’obiettivo – ha detto – è quello di rimettere in moto l’ente e aprire una discussione che porterà poi alla riforma della legge in materia: per questo si è intervenuti sul Consiglio di Amministrazione, riducendo a tre i componenti, e si intende attribuirgli compiti esecutivi chiari”. Per fronteggiare alla carenza di alloggi l’assessore ha poi annunciato l’intenzione di ricorrere al mercato immobiliare o al riuso.
Apprezzamento per gli interventi su Laziodisu è stato espresso dai consiglieri Bonafoni e Pernarella e dal vicepresidente della commissione Olimpia Tarzia(Lista Storace), che ha anche chiesto all’assessore di prestare un’attenzione particolare al tema della formazione professionale: “Ci sono realtà di eccellenza nella nostra regione che sono in grande difficoltà”. In proposito Rosa Giancola (per il Lazio) ha accolto favorevolmente la proposta dell’assessore di attuare un “nuovo approccio nei confronti della formazione”, mentre il consigliere Bianchi ha ipotizzato interventi finalizzati alle persone fuoriuscite dal mercato del lavoro.  
Infine, rispetto ai fondi da destinare alla ricerca scientifica, Giancola ha chiesto di intervenire sulla legge regionale 13/2008, in particolare rispetto al sostegno per il trasferimento di competenze dal sistema della ricerca a quello delle imprese.