Da Roma in Mongolia con una Clio blu per beneficenza

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Da Roma in Mongolia con una Clio blu per beneficenza

mongoliaPartirà da Roma, destinazione Mongolia, il prossimo 13 luglio a bordo di un’utilitaria blu per intraprendere, per beneficenza, il famigerato Mongol Rally, 13mila chilometri attraverso 15 stati, l’equipaggio Rougher Dan Khan, formato da tre trentenni romani: Lorenzo Dutto, pilota di elicotteri su piattaforme petrolifere in Malesia e due ingegneri ambientali, Emanuele Gigli e Giuseppe Orsini. 
Da Roma l’equipaggio si muoverà alla volta del castello di Klenova, in Repubblica Ceca, da dove il 16 luglio si metteranno in marcia, destinazione Ulan Bator, capitale della Mongolia. Nessuna tappa prestabilita – ogni equipaggio sceglie il proprio tragitto – nessuna assistenza lungo il percorso, vietato l’uso di strumenti GPS e di vetture 4×4. La rotta della squadra Rougher Dan Khanprevede l’avvicinamento alla Russia attraverso Slovacchia, Ungheria, Romania, Moldavia eUcraina. Dalla Russia al Kazakistan, per poi scendere verso sud-est, attraversando ciò che resta dell’ormai prosciugato Lago di Aral ed entrare in Uzbekistan, transitando in Kyrgystan e rientrando in Kazakistan e quindi in Russia da dove sarà varcato il confine con la Mongoliaattraversando il deserto e le montagne dell’Altai fino a raggiungere la città di Ulan Bator. Lì la vettura e l’equipaggiamento, dal vestiario agli oggetti di vita quotidiana utilizzati durante il viaggio verranno battuti all’asta e il ricavato devoluto in beneficenza a favore del Lotus Children Charitable Centre e dell’organizzazione a difesa dell’ambiente Cool Earth. Il rientro avverrà in aereo. 
Si prevedono dai 35 ai 40 giorni per completare i circa 13.000 chilometri del tragitto, il tutto su una Renault Clio 1.2 del 2005 acquistata usata per l’occasione. Ad essa verranno eseguite una serie di modifiche per renderla più adatta a percorrere lunghi tratti di sterrato: un sottocoppa rinforzato, il rialzo e il rinforzo delle sospensioni, l’adozione di un portapacchi e qualche piccolo lavoro meccanico per garantire che, una volta a destinazione, il veicolo sia ancora marciante e in buone condizioni.
Siamo tre amici, tre ciclisti, tre curiosi – dichiarano Lorenzo, Emanuele e Giuseppe –  con l’ambizione comune di dimostrare che è possibile girare il mondo da viaggiatori e non da semplici turisti, con il valore aggiunto di fare beneficenza per cause in cui crediamo fermamente. Il Mongol Rally rappresenta ai nostri occhi una preziosa opportunità per andare alla scoperta di un angolo di mondo altrimenti tagliato fuori dai più battuti circuiti del turismo di massa, occasione preziosa per confrontarci con popolazioni e luoghi che, a causa dell’esponenziale e spesso poco equilibrato sviluppo di queste aree, stanno rapidamente perdendo identità, valori e ricchezze culturali.” 
Sul blog rougherdankhan.wordpress.com/ tutte le informazioni sul viaggio e sul gruppo facebook www.facebook.com/teamrougherdankhan, il diario di viaggio.