Giovedì 6 giugno a Palazzo Montecitorio la Commissione Finanze svolgerà l’audizione di Attilio Befera, Direttore dell’Agenzia delle entrate, sulle tematiche riguardanti l’operatività dell’Agenzia. Più volte il Codici ha lanciato domande, provocazioni e richieste di spiegazioni riguardanti Equitalia e l’Agenzia delle Entrate. L’Associazione non ha però ricevuto alcuna risposta. Con l’audizione di domani quindi, il Codici coglie l’occasione per invitare nuovamente a rispondere alle perplessità in merito alle seguenti questioni.
Innanzitutto, come si spiega il conflitto di interessi che ruota intorno ad Attilio Befera? La persistenza di un sistema incoerente, che vede la stessa persona, come Direttore dell’Agenzia delle Entrate, proporre le normative, e come Presidente Equitalia, applicare le stesse disposizioni, è assolutamente inaccettabile.
Sicuramente nelle mani di un solo ruolo dirigenziale sono concentrati poteri indiscutibilmente forti. Quello che il Codici si chiede allora è questo: non si rischia in questo modo di far crescere un dilagante conflitto di interessi? E’ giusto che le regole inerenti a provvedimenti e simili vengano stabilite all’interno della struttura che le mette in pratica? E infine, non sarebbero auspicabili le dimissioni di Befera da uno dei due ruoli?
Un altro aspetto sottolineato dal Codici e più volte dibattuto, anche attraverso la campagna dell’Associazione “Sos Debiti, difenditi da Equitalia”, è quello degli aggressivi metodi di riscossione messi in atto da Equitalia. L’agenzia di riscossione, infatti, viene da più parti criticata per la sproporzione e la poca chiarezza che ruota intorno al calcolo e alla maturazione degli interessi, la mancanza di trasparenza sulle cartelle, gli errori di calcolo, le irregolarità nelle notifiche, il mancato invio degli avvisi bonari. Come si spiegano tali criticità?
“Domani Attilio Befera sarà audito dalla Commissione Finanze per parlare dell’operatività dell’Agenzia delle entrate. – commenta Ivano Giacomelli, Segretario Nazionale del Codici -Il Codici chiede che vengano prese in considerazione anche le perplessità sollevate dall’Associazione”.
Quello che sorprende è che non sono mancati episodi in cui Attilio Befera si è schierato in difesa dei cittadini, si pensi alla dichiarazione di oggi riguardante l’iniquità della tassazione causata dalla mancata revisione del processo di riforma del catasto. Oppure si pensi alle rassicurazioni elargite da Befera ai consumatori mesi fa, circa l’attuazione del redditometro, usato “solo nei casi di evasione spudorata”. La domanda a questo punto sorge spontanea: ma l’autore di queste “rassicurazioni” ai cittadini, non è lo stesso che rappresenta l’agenzia di riscossione più criticata dai consumatori negli ultimi tempi?