Tpl e strade inaccessibili, cosa popone il futuro Sindaco?

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Tpl e strade inaccessibili, cosa popone il futuro Sindaco?

atac1Trasporto pubblico inaccessibile e strade pericolose: questo lo scenario che si trovano spesso ad affrontare i disabili nella Capitale. Per quanto riguarda la metro, si consideri che, come si evince dal recente servizio di Spazioconsumatori.tv, “L’inaccessibilità dei marciapiedi romani: per i disabili un percorso ad ostacoli”, la maggior parte delle fermate della metro non hanno l’ascensore, né lo scivolo per le persone con disabilitàSi consideri anche la linea A della metropolitana, che non rende la vita più facile ai portatori di disabilità. Almeno fino a qualche mese fa infatti, su 27 stazioni, 16 non sono accessibili per chi si muove con la sedia a rotelle. Anche gli autobus non facilitano la vita dei diversamente abili, si pensi che nel centro storico solo il 10% di 460 fermate sono accessibili ai disabili (dati fine 2012).
Nel servizio di Spazioconsumatori.tv si evincono anche le difficoltà recepite dai disabili per spostarsi in alcune vie della Capitale. La passeggiata in zona Marconi con Giuseppe Trieste, Presidente dell’associazione Fiaba Onlus, mostra chiaramente una difficoltà che si incontra frequentemente: le macchine parcheggiate sugli scivoli adibiti ai disabili. La passeggiata continua, ma si scopre che il marciapiedi è completamente occupato dalle macchine. A questo punto si è costretti a lasciare il marciapiedi, spostarsi sulla strada (senza scivolo) inclinando la carrozzina e continuare il percorso sulla strada, con il rischio di essere travolto dalle macchine. Nelle immagini si vede chiaramente che il marciapiedi, di per sé, sarebbe molto largo, di circa 5-6 metri, ma è completamente occupato dalle macchine,  quindi totalmente impraticabile per i disabili. Ma non solo, anche le mamme con il passeggino, o le persone anziane con difficoltà di equilibrio si ritrovano in difficoltà a percorrere tali spazi. Anche i negozianti a volte fanno un uso spregiudicato dei marciapiedi, usandoli come banchi di vendita per i loro prodotti: in questi casi il pedone dove deve passare? In mezzo alla strada, visto che accanto al marciapiedi si trovano anche le macchine parcheggiate.
Ma quante sono le persone a soffrire di tale inadeguatezza delle strutture? Recenti statistiche stimano una presenza in Italia di circa 2 milioni e 824 mila persone diversamente abili. Il numero di disabili (di 6 anni o più) che vive in famiglia è di circa 2 milioni 615 mila unità, cioè il 4,85% della popolazione. La maggior parte sono adulti dai 60 anni in poi:  risulta disabile il 17% degli ultrasessantenni (2 milioni 57mila individui) e il 37,7% delle persone di 75 anni e più. I disabili di età inferiore ai 60 anni sono 620 mila, in particolare 188mila hanno fino a 14 anni.
“Viste le importanti cifre – commenta Ivano Giacomelli, Segretario Nazionale del Codici – Roma, una città così popolosa e ricca di viaggiatori e turisti, dovrebbe godere di numerose strutture adeguate, ma purtroppo non è cosi. Per questo il Codici si rivolge ai candidati Sindaci Alemanno e Marino lanciando loro un appello: come intendono risolvere il grande problema dell’accessibilità alle strutture e ai mezzi pubblici? Quali sono i provvedimenti che intendono implementare per migliorare le possibilità di movimento delle persone diversamente abili?”.