«Decentramento, ambiente e rifiuti le battaglie in Regione»

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«Decentramento, ambiente e rifiuti le battaglie in Regione»

agro pontinoDecentrare, semplificare e fare sono queste le parole chiave su cui si è concentrato l’intervento di Giuseppe Simeone, consigliere regionale del Pdl, in risposta alle linee proposte dall’assessore regionale Michele Civita. «Condivido e apprezzo lo sforzo dell’assessore di ottimizzare le procedure, ma per farlo davvero è fondamentale il decentramento delle funzioni amministrative. Sull’urbanistica dopo una retorica usata per anni, che è diventata anche stucchevole, sulla semplificazione ho proposto di attivare azioni di decentramento reale per portare le scelte operative sempre più vicino ai cittadini. Oggi abbiamo 70 strumenti legislativi di regolamentazione dell’urbanistica, fare un testo unico è scelta importante ma a questo va aggiunto il passaggio strategico di accentrare nei Comuni la parte operativa: un interlocutore unico per imprese e gli stessi cittadini a fronte di un assurdo “pendolarismo” amministrativo dove tutti fanno tutto e nessuno risponde con il solo risultato di esasperare i cittadini. La Regione deve legiferare e passare l’amministrazione agli enti locali territoriali. Questo metodo è decisivo anche per quanto riguarda i vincoli legati alla tutela dell’ambiente e del paesaggio. I vincoli ambientali vanno letti non come limite ma come opportunità di sviluppo. C’è, poi, l’idea di una cultura vincolistica generica e assolutamente non funzionale, la Provincia di Latina di concerto con l’Università di Napoli si è dotato di uno strumento puntuale di definizione delle risorse e dei beni da tutelare nel territorio. Bisogna passare dall’idea di vietare, all’idea di tutelare, dall’idea della paura alla prospettiva della tutela mirata all’immenso ma reale patrimonio ambientale, culturale ed architettonico del nostro territorio. Con l’assessore Civita è stato affrontato anche il nodo della mobilità. La Regione deve assicurare la funzionalità di  Cotral, Atac e Trenitalia ma anche e soprattutto dare certezze alle decine di imprese che assicurano la mobilità nei territori e che hanno oneri insopportabili per i ritardi nei pagamenti regionali. Dare certezze in questo ambito è qualità della vita dei cittadini e anche certezza per imprese che danno lavoro a decine di lavoratori. Sui rifiuti, nella logica di una opposizione costruttiva, siamo concordi con la scelta di stanziare 150 milioni di euro per il servizio di raccolta porta a porta. A questo, però, va aggiunto un piano di chiusura del ciclo dei rifiuti negli ambiti provinciali, il principio guida è quello delle tre R: ridurre, riciclare, riutilizzare. Il rifiuto va visto come risorsa e non come problema. Ogni Provincia, come quella di Latina che lo ha proposto per anni, ha il diritto di chiudere il ciclo di gestione e smaltimento dei rifiuti sul proprio territorio traendo risorse che possono agevolare i cittadini oggi nella morsa di tasse troppo alte a fronte di servizi, purtroppo, scadenti».