“Chiediamo che si faccia chiarezza sulla mancata corresponsione degli stipendi ai 466 lavoratori del San Raffaele di Cassino”. Ad avanzare la richiesta sono il segretario dell’Ugl Sanità Roma e Lazio, Antonio Cuozzo, e il segretario provinciale dell’Ugl Sanità di Frosinone, Rosa Roccatani, spiegando che “a differenza delle altre strutture del gruppo, i dipendenti del nosocomio di via Di Biaso non percepiscono le retribuzioni da circa quattro mesi: l’ultima mensilità corrisposta, infatti, risale a febbraio ed è riferita al mese di gennaio, nonostante siano intervenuti sia il prefetto di Frosinone sia la stessa Asl che, a seguito di un’accesa protesta dei sindacati e dei lavoratori, ha sbloccato una cifra adeguata alla corresponsione degli stipendi”.
“Si va avanti solo con acconti – continuano i sindacalisti – e temiamo che presto l’esasperazione possa spingere il personale a gesti estremi ed incontrollabili. In molti casi, infatti, ci sono famiglie in cui entrambi i genitori lavorano nella clinica, o altre che possono contare su un unico reddito, e così si arriva al paradosso che i lavoratori debbano farsi prestare i soldi per la benzina, altrimenti non potrebbero nemmeno raggiungere il posto di lavoro”.
“Nella riunione del tavolo trilaterale per la risoluzione della vertenza che si è tenuta lo scorso 30 aprile – proseguono i sindacalisti – la proprietà aveva preso degli impegni, che però non sta rispettando. Temiamo perciò – concludono – che ulteriori rinvii possano esacerbare ancora di più gli animi”.