di Raffaele Caldarelli
L’altalena dei giudizi sull’elezione del Capo dello Stato italiano è più che mai in movimento: si sprecano le parole, volano le critiche e si liberano i pensieri. Quelli di Marietta Tidei, la neo deputata del Pd, hanno un gusto agrodolce dettati da quanto accaduto in questi giorni nelle aula di Montecitorio.“ Sono contenta di aver contribuito alla rielezione di Giorgio Napolitano, una figura di grande prestigio che sono convinta ci aiuterà ad uscire da questo momento di crisi”,dichiara la 39enne civitavecchiese il cui umore si oscura quando il discorso verte su Romano Prodi.” Provo amarezza per quanto successo a Romano Prodi, sarebbe stato un ottimo presidente della Repubblica. E’ ignobile quello che hanno fatto i miei colleghi- afferma perentoria- capaci di applaudire in piedi la scelta del candidato Prodi, per poi non votarlo dopo poche ore in aula. Le rese dei conti andrebbero fatte nei congressi e non durante l’elezione del Capo dello Stato”. Schietta e severa ma anche fiera “di aver partecipato ad un momento così delicato della Repubblica Italiana sia dal punto di vista istituzionale che economico”. Delicato e complesso.