di Simona Rocchi
Clima caldo per le elezioni amministrative a Valmontone. I tre candidati Piero Attiani, Francesco Colucci e Alberto Latini hanno presentato simboli e programmi, dando il via definitivo alla conquista della poltrona di primo cittadino.
Corsa partita con qualche ostacolo. Il Pd, infatti, ha deciso di non fare le primarie per scegliere il sindaco della coalizione, dando rilevanza a Colucci e scatenando la reazione di alcuni iscritti alle primarie di dicembre che hanno chiesto l’intervento del segretario regionale Enrico Gasbarra. Quest’ultimo ha risposto che “ se questa sarà la decisione non sarà consentito l’uso del simbolo del Pd per le prossime elezioni amministrative”.
Nessun problema visto che in un Comune sotto i 15 mila abitanti le liste sono per la maggioranza tutte civiche. Ecco quindi che la partita inizia a farsi sentire.
A sostegno di Alberto Latini ben tre consiglieri regionali (il vice presidente del consiglio, Gianluca Quadrana; il capogruppo del Pd alla Pisana, Marco Vincenzi e il consigliere del Pd, Fabio Bellini); il capogruppo Sel alla Regione Lazio, Gino De Paolis e Oscar Tortosa, consigliere regionale dei Socialisti.
Per Francesco Colucci si è schierata la coalizione nata dall’alleanza di partiti e forze civiche Valmontone Bene Comune, il movimento Valmontone Futura e l’Udc. Un movimento che raccoglie giovani forze da impegnare sul territorio attraverso un progetto che Colucci stesso definisce “semplice e concreto per rivalutare insieme Valmontone”.
Piero Attiani guida la lista civica “Per Valmontone” con “un progetto trasversale e senza colore politico”, come ci tiene a sottolineare, al quale ha aderito l’ex consigliere regionale Angelo Miele, l’ex consigliere comunale Paolo Anunziata e tutta una serie di realtà civiche che l’avevano già sostenuto con la lista “Via Nova”.