Palozzi: “La salute torni un diritto di tutti anche nel Lazio”

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Palozzi: “La salute torni un diritto di tutti anche nel Lazio”

adriano palozzi2“La politica deve tornare ad occuparsene senza punire oltre i cittadini”
Il consigliere regionale del Pdl avverte Zingaretti: “Non faccia gli errori di Marrazzo che ha messo i cittadini gli uni contro gli altri. Le scelte sulla politica sanitaria non possono essere decise per sentenza. E’ un’offesa alle persone, ai loro bisogni, alle loro volontà. La Polverini era stata chiara e obiettiva, gli amministratori di sinistra hanno continuato a seguire gli interessi di bandiera”

di Daniele Priori

 “La sanità è la partita a scacchi sulla vita dei cittadini. Il presidente Zingaretti sappia che noi saremo attentissimi e vigileremo, facendo sentire la nostra voce laddove si tornino a vedere tagli indiscriminati o, peggio, dettati da logiche politiche, così come accaduto ai tempi della giunta Marrazzo-Montino”.

Il neoconsigliere regionale Pdl, Adriano Palozzi parla di sanità con cognizione di causa. Conosce il problema. I sette anni da sindaco di Marino lo hanno formato e mostra una assoluta sensibilità sul tema che vede messe con le spalle al muro tutte le giunte regionali del Lazio, o almeno quelle dell’ultimo decennio.

Consigliere, cosa dovranno aspettarsi i cittadini del Lazio sulla sanità?

“Dovranno aspettarsi una sanità ancora commissariato, come del resto non ha mai negato il presidente Zingaretti, nemmeno in campagna elettorale, con un piano di rientro da completare. Un piano di rientro dai debiti che la giunta Polverini aveva iniziato egregiamente riducendo il debito da un miliardo e 400 milioni a meno della metà. Soprattutto spero che il prossimo commissario non usi la mannaia come ha fatto invece il commissario del Governo Monti, Bondi”.

Finita la campagna elettorale, però, va detto con chiarezza che l’emergenza sanitaria nasce da oltre dieci anni…

“E’ un’emergenza che nasce da lontano, originata soprattutto dalla necessità di riqualificare e rendere più efficienti le strutture esistenti. Chi ha sbagliato ha pagato ma purtroppo quelli che stanno pagando di più continuano ad essere i cittadini con tagli che sono risultati spesso indiscriminati.”

Lei da sindaco ha lottato per il suo ospedale, salvo essere sconfitto dal ricorso del sindaco di Frascati…

“Ecco. Questo è ciò che davvero non vorrei più vedere. Amministrazioni delle Asl sorde ai richiami dei cittadini… E alle loro lacrime. Quelle che ho visto troppe volte io. La salute è un diritto. Le istituzioni hanno il dovere di tutelarla. Purtroppo mettere la sanità sotto il giudizio della magistratura rappresenta una assoluta mancanza di rispetto verso i cittadini, tanto di Frascati quanto di Marino, che avevano votato una presidente della Regione, Renata Polverini che non per faziosità politica ma con dati oggettivi alla mano aveva detto chiaramente in campagna elettorale che il Pronto Soccorso dell’Ospedale di Marino sarebbe stato riaperto, decisione confermata nel famoso decreto 80 del 30 settembre 2010 poi bocciato dal Tar. Ora continuiamo ad aspettare la decisione del Consiglio di Stato ma, le ripeto, vorrei che fossero gli amministratori regionali, la politica, espressione dei cittadini, ad occuparsi della salute dei cittadini”.

Consigliere, cosa dovrà evitare il presidente Zingaretti nella sua amministrazione della sanità?

“Le torno a ripetere che, purtroppo, la sanità resterà commissariata e il neopresidente non ha fatto dichiarazioni impegnative su un argomento che reputa evidentemente troppo complicato. E’ indubbiamente complicato. Ci sono stati sprechi. Sono stati fatti tagli. E’ intervenuto il Governo nazionale con un commissario. Noi avevamo detto chiaramente che avremmo fatto in modo di tornare ad occuparci in prima persona della sanità, superando e ponendo fine alla stagione del commissariamento. Anche dall’opposizione manterremo la promessa. Del resto come ha avuto la gentilezza di notare nel mio piccolo negli ultimi sette anni e andando anche in qualche modo oltre le mie strette competenze l’ho fatto nel ruolo di sindaco, continuerò a farlo ora, a maggior ragione, da consigliere regionale”.