Roma Nord. Mentre a Castelnuovo di Porto è uno dei territori ricicloni della Regione. I cittadini si recano alle isole ecologiche per gettare rifiuti speciali o difficilmente smaltibili
di Sara Scatena
Sono anni che il Comune di Formello ha bandito i soliti noti cassonetti verdi dei rifiuti per far spazio a secchi e secchielli di diversi colori fuori ogni porta o cancello delle case. Infatti si è deciso di intraprendere la strada del porta a porta. L’amministrazione ha fornito sacchetti ecologici e due diversi contenitori, uno verde e uno marrone, ai cittadini. Giornalmente in base alle indicazioni fornite dal calendario del Comune, vengono gettati diversi tipi di materiale che gli operatori ritirano di casa in casa. In tal modo si è riusciti a raggiungere il 60% della differenziazione e ora si punta ad arrivare entro il 2015 a differenziare il 75% dei rifiuti che produce. Formello, come altri comuni della Valle del Tevere, ha aderito a Rifiuti Zero, strategia internazionale che mira ad azzerare la produzione di rifiuti. Da dicembre delle scorso anno anche Bracciano ha deciso di raccogliere l’immondizia col porta a porta, prevedendo di ritirare le buste durante la notte. Gradualmente, zona per zona, anche gli abitanti del paese sulle sponde del lago, dunque, hanno ricevuto sacchi e bidoni nuovi dove poter conferire i diversi materiali separati per categoria. In entrambi i comuni, inoltre, è possibile recarsi alle isole ecologiche per gettare rifiuti speciali, pesanti o oggetti particolari che non potrebbero essere smaltiti altrimenti, come dispositivi elettronici o rifiuti ingombranti. Molti dei comuni a nord della Capitale, dunque, si sono già impegnati per ridurre la produzione di rifiuti e cercare di differenziare per riciclare il più possibile. E il porta a porta sembra davvero funzionare se Castelnuovo di Porto è stato addirittura inserito da Legambiente tra i territori più “ricicloni” della regione.