La vittoria di Grillusconi mette in allarme la stampa europea

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La vittoria di Grillusconi mette in allarme la stampa europea

stampa esteraL’analisi. Giornali e politici d’oltreconfine preoccupati per la situazione uscita dalle urne nostrane.
“Mezza Italia vota partiti populisti e antieuropeisti”. Politici e giornalisti costernati dalla bocciatura di Monti e dalla resurrezione del Cav oltre che dall’exploit di Beppe Grillo. L’unico auspicio resta il “governassimo”

 di Enrico Oliari

Ingovernabilità. E’ questo lo spettro che ormai tutti vedono aleggiare tra gli scranni di Palazzo Madama, dopo il risultato che assegna alla coalizione di centrosinistra, guidata da Pier Luigi Bersani, 120 seggi, a quella di centrodestra, capeggiata da Silvio Berlusconi, 117 seggi, al Movimento 5 stelle di Beppe Grillo 54 seggi ed alla Scelta Civica del presidente del Consiglio uscente, Mario Monti, 18 seggi; risultano quindi del tutto ininfluenti i quattro senatori a vita (uno è Mario Monti, ma se ne aggiungerà presto un quinto, il presidente della Repubblica uscente Napolitano) ed i sei senatori eletti nella circoscrizione Estero.
Così, mentre alla Camera il premio di maggioranza del 55% ha permesso di superare lo stretto gap di 124mila voti premiando la coalizione Pd-Sel (340 seggi), gli occhi allarmati di tutti, mercati compresi, sono puntati sulla situazione che si è profilata al Senato; e difatti c’è già chi, sommessamente o meno, parla già di “governissimo”, ovvero di una maggioranza che abbracci i nemici di sempre, Pd e Pdl, tagliando fuori coloro che proprio non vogliono collaborare, cioè i ‘grillini’ del M5S.
Quanto sta accadendo a Roma preoccupa l’Europa unita e non solo: se per il presidente del Parlamento europeo, il social-democratico tedesco Martin Schulz, gli elettori italiani hanno inviato un messaggio di protesta all’Unione europea da cui trarre lezione in quanto “la gente è pronta a fare sacrifici ma non ad ogni costo”, per il ministro degli Esteri tedesco, Guido Westerwelle, c’è una certa preoccupazione, poiché “quando si tratta di affrontare la crisi del debito in Europa, siamo tutti nella stessa barca” e “l’Italia gioca un ruolo centrale per un positivo superamento della crisi del debito”.
Lo spagnolo El Pais spiega che “la resurrezione di Berlusconi e l’irruzione dell’antipolitica di Beppe Grillo hanno segnato i risultati delle elezioni in Italia, che lasciano il paese immerso in una profonda crisi politica, senza la possibilità di formare un governo stabile”, mentre lo statunitense Abc, che apre con “L’Europa inciampa su Berlusconi”, sottolinea che “la spinta del Cavaliere, che praticamente pareggia con Bersani, l’irruzione di Grillo e il crollo di Monti profilano un’Italia ingovernabile”.
Lo spagnolo El Mundo, che intitola “Italia bloccata dai buoni risultati di Berlusconi e Grillo” riporta che “La difficoltà che Bersani scenda a patti con uno dei due, dopo la batosta di Monti, condanna il paese a nuove elezioni”; per il quotidiano di destra, La Razon, “Un’Italia ingovernabile pone l’Europa in allarme” e nel sommario vi è scritto che  “I mercati dubitano davanti al ritorno del Cavaliere, mentre Bruxelles teme di rivivere il peggiore dei suoi incubi”.
La tedesca Die Welt scrive che “Gli italiani dicono ‘basta’ all’Europa” e riporta che quanto sta accadendo in Italia rappresenta un allarme per i media e gli analisti tedeschi; il concetto è condiviso dalla Frankfurter Allgemeine Zeitung, la quale spiega che “anche se i voti bastano alla coalizione di centro-sinistra queste elezioni sono un segnale: la metà degli italiani ha votato per liste che si sono presentate con un aggressivo antieuropeismo. Questo sull’Italia, d’ora in poi, è un segnale di allarme”.
Il ministro delle Finanze francese, Pierre Moscovici, ha auspicato che “l’Italia si dia rapidamente un governo forte e stabile”, anche se i risultati elettorali “creano problemi, non minano i progressi fatti nell’eurozona”.