Sono molti i pendolari che si sono rivolti al Codici per segnalare situazioni di disagio e criticità: la problematica maggiore si riscontra nei continui ritardi a cui si deve far fronte. E non sono pochi i cittadini laziali che usufruiscono dei servizi del trasporto pubblico, visto che nel Lazio viaggiano un quinto dei pendolari in Italia: 560mila cittadini sui 2,9 milioni (19,3%) che si muovono nel Paese ogni giorno transitano sui 1.379 km delle ferrovie laziali (dati Legambiente 2012). Ma vediamo cosa è emerso dalle segnalazioni dei cittadini.
Orte – Fiumicino Aeroporto (Ferrovia Regionale del Lazio FR1): tre ritardi consistenti nell’ultimo mese, senza contare i minuti che i pendolari sono costretti a perdere quotidianamente.
Spesso il treno si blocca sulla linea per guasti vari o per problemi non specificati. Molti cittadini lamentano un accumulo di minuti di ritardo, quasi quotidiano, presso la stazione Ostiense, anche se il ritardo non raggiunge mai tempi eccessivi.
Ma il 13 febbraio lo stop ad Ostiense ha avuto dell’incredibile: i passeggeri sono rimasti fermi per 25 minuti sul treno per Fiumicino delle 9.48. Il motivo? Semplice quanto paradossale: il macchinista non si è presentato al cambio turno! Inutile la chiamata al settore di appartenenza. Hanno dovuto interpellare un altro settore per rimediare.
Il 14 febbraio: altro stop a Ostiense. Nella fascia serale, quella del ritorno a casa di molti pendolari, il treno è rimasto fermo almeno 10 minuti.
Il 20 febbraio si registrano cinque minuti di ritardo, niente in confronto a ritardi più eclatanti, ma comunque pesanti per chi li subisce quasi quotidianamente.
Il 26 febbraio l’ultima situazione di enorme disagio: furti per rame tra le stazioni di Ostiense e Ponte Galeria hanno causato disagi per ben tre ore.
Roma – Civitavecchia (Ferrovia Regionale del Lazio FR5): i cittadini lamentano spesso ritardi, soprattutto in fascia serale. Il più eclatante è stato quello del 20 febbraio, quando il treno da Maccarese ha registrato circa un’ora di ritardo.
Come già accennato, i ritardi sono pressoché quotidiani, ad esempio si rilevano: 9 minuti di ritardo nelle fermate Civitavecchia, Santa Marinella, Santa Severa. Il treno era quello che parte alle 5:05, importante per molti pendolari che a quell’ora si recano al lavoro. Si registrano anche 10 minuti di ritardo nelle stazioni San Pietro e Trastevere, 8 minuti a Ostiense e 9 a Termini (treno che parte, se in orario, da Civitavecchia alle 7:28). Infine, 12 minuti alla stazione Aurelia e Tuscolana, 11 minuti di ritardo a San Pietro. Presi singolarmente tali ritardi non sono certo drammatici, ma considerando la loro frequenza, praticamente quotidiana, la situazione diventa molto spiacevole.
“Continuiamo a sollecitare i cittadini a inviarci le loro segnalazioni – commenta Ivano Giacomelli, Segretario Nazionale del Codici – in modo che il nostro Osservatorio Trasporti possa aggiornare continuamente la situazione dei disservizi delle ferrovie regionali ed invogliare in tal modo i vertici della Rete Ferroviaria Italiana (RFI) a migliorare le condizioni di viaggio dei numerosi pendolari laziali”.