di Silvia Panizza
Zeman sempre più in bilico, in queste ultime ore la Roma prosegue con il suo allenatore, ma è come se questi non facesse più parte del gruppo di Trigoria. Le diatribe famose oramai da mesi sono andate avanti finora, ma quello che veramente è cambiato nelle ultime ore è l’atteggiamento della società la quale, in pubblico e attraverso Walter Sabatini, lo ha sfiduciato apertamente. Il club non lo ritiene in grado di gestire i suoi ragazzi, già prima della gara col Bologna erano volate parole grosse tra i due, ora la situazione è questa: Zdenek Zeman può rimanere solo se cambia atteggiamento, con la società e con lo spogliatoio, nei rapporti con i singoli giocatori e a livello tattico. Forse si vuole che il boemo arrivi alle dimissioni, difficile ciò avvenga visti i due anni di contratto che legano l’allenatore alla società (difficilissimo, quasi impossibile vederlo sulla panchina romanista il prossimo anno nel caso in cui termini questo). Quello più infuriato è Baldini, fosse per lui già non vestirebbe più i panni di allenatore giallorosso, il direttore generale non ha accettato le accuse del tecnico ai dirigenti e ai calciatori sull’impegno e la disciplina profusi da questi ultimi, Sabatini, però, ha più aplomb, e ha cercato di prendere tempo. Chissà se venerdì sera vedremo il boemo sulla panchina dell’Olimpico, tra i possibili sostituti girano le voci di Aurelio Andreazzoli, ex tattico di Spalletti, Christian Panucci, ora in Russia con Capello, Alberto Malesani, e Laurent Blanc, ex ct della Francia già contattato a dicembre.