I Comuni di Marino e Ciampino hanno presentato ufficialmente presso il Tribunale civile di Roma un ricorso cautelare d’urgenza (ex art. 700 c.p.c.) per indurre Enac e il Ministero dei Trasporti ad adottare dei provvedimenti volti a limitare il numero di voli giornalieri dell’aeroporto “G. B. Pastine” di Ciampino.
“Con questa azione – tuonano i sindaci di Ciampino e Marino, Simone Lupi e Adriano Palozzi – continua la nostra battaglia legale affinché al Pastine vi siano solamente 60 voli giornalieri, che significherebbe ottemperare a quanto già previsto da Arpa Lazio con appropriato studio C.r.i.s.t.a.l. La soluzione migliore, che auspichiamo da sempre, resta comunque quella di spostare il traffico aereo a basso costo da Ciampino a Fiumicino per riportare lo scalo ciampinese allo stato del 2001, quando veniva utilizzato soprattutto per i voli militari. Ribadiamo con forza questa necessità vista la possibilità del ‘Leonardo da Vinci’ di poter ricevere l’attuale volato dello scalo ‘Pastine’, come avvenuto in occasione dei lavori di manutenzione della pista di Ciampino dal 24 settembre al 2 ottobre scorsi, che abbiamo voluto ricordare con una giornata intitolata ‘Festa del silenzio Aereo’.
Purtroppo – sottolineano i due sindaci – l’impatto di Ryanair sui nostri territori è devastante, come ha evidenziato anche la Conferenza dei servizi del 2010 nel corso della quale fu approvata l’impronta e la zonizzazione acustica dell’aeroporto. La nostra volontà è quella di continuare assiduamente nella battaglia per la tutela della salute e della legalità a fianco dei cittadini residenti nelle zone interessate dalle rotte degli aerei. Il livello di attenzione resta alto e lo dimostra anche il recente studio S.Am.Ba, che andremo a presentare il prossimo 11 gennaio, il quale ha dimostrato come i bambini che frequentano scuole dove il rumore è fuori legge mostrino un rischio maggiore di alterazione della capacità di apprendimento.
Proseguiremo – concludono Lupi e Palozzi – nella tutela degli interessi legittimi dei cittadini in tutte le sedi sia amministrative che giurisdizionali, nella speranza che la giustizia si esprima positivamente sul nostro ricorso d’urgenza, che rappresenta lo strumento più rapido per promuovere azioni intese a tutelare il diritto alla salute e a garantire un ambiente salubre in tutti i suoi aspetti”.