Chiusura d’anno in negativo per il turismo italiano. I dati dell’Osservatorio Nazionale Imprese Viaggio e Turismo confermano l’andamento in flessione dei flussi turistici registrato nel corso di tutto il 2012. Nel complesso, i movimenti turistici degli italiani calano di 15 punti percentuali. A fronte di una sostanziale tenuta del segmento outgoing, a pagare il peso più alto è il turismo interno: le vacanze degli italiani in Italia sono diminuite di circa il 18% rispetto allo scorso anno. In aumento il ricorso alle agenzie di viaggio: nel 2012, il mercato italiano delle vacanze organizzate pesa il 15,1%, per un incremento del 2,6% rispetto al 2011 (agenzie di viaggio tradizionali e pacchetti completi venduti on line). A questo maggiore utilizzo del sistema agenziale non corrisponde però un aumento anche del fatturato, a causa della contrazione complessiva dei consumi. Il volume d’affari stimato diminuisce, infatti, del 25,6%, passando da 11,8 miliardi a 8,8 miliardi di euro. “Non possiamo che accogliere con sconforto l’analisi dei dati sui movimenti turistici degli italiani nel corso del 2012 – dichiara Fortunato Giovannoni, Presidente Fiavet -. Le cause di questi risultati sono ovviamente da ritrovarsi nell’incertezza economica e nell’aumento delle tasse, che hanno avuto una ricaduta sensibile sui consumi degli italiani”. Un dato importante è quello sul peso dell’economia sommersa, vale a dire di quella parte di offerta che non denuncia o ruota su canali diversi da quelli ufficiali. Nel 2012, stimiamo che quasi 2 miliardi di euro di fatturato provengano da questi movimenti sommersi e che ciò porti ad un mancato gettito Iva per lo Stato di 382 milioni di euro e oltre 19 mila posti di lavoro in nero o non imputabili al settore. “Alla luce di quanto emerso, ci chiediamo allora per quale motivo prendere in considerazione l’ipotesi di un ulteriore aumento dell’aliquota Iva quando, solamente combattendo il sommerso nel nostro settore, si potrebbero recuperare ingenti risorse per il bilancio dello Stato, oltre che contribuire all’occupazione – commenta Giovannoni -. E’ evidente quindi come la lotta all’abusivismo continui a rappresentare una delle priorità della nostra Federazione, che avrà tra le altre linee strategiche per il 2013 il rinnovo del CCNL del turismo, la ridefinizione dei rapporti con i fornitori, l’allargamento della base associativa e la formazione agli associati”.
Focus festività natalizie
Anche per il periodo delle festività natalizie, si conferma il trend che ha caratterizzato anche tutto il 2012. La crisi porterà, infatti, ad investire di meno sui viaggi e/o a ridurre le partenze. “Nel mese di dicembre e per le prossime festività natalizie quasi 10 milioni di italiani si metteranno in viaggio generando circa 11 milioni di vacanze – afferma Maurizio Maddaloni, Presidente Isnart -. Il 90,3% degli italiani concentrerà il proprio soggiorno durante le festività natalizie (fino all’Epifania), scegliendo di soggiornare nelle destinazioni di montagna italiane (45,1%) e nelle città d’arte all’estero (63,5%). Se il numero dei vacanzieri non subisce particolari contrazioni, allineandosi a quanto registrato lo scorso anno (9,6 milioni pari al 19% del totale), a diminuire sono invece i soggiorni e la spesa dedicata alle vacanze”.