Il sindaco Alemanno indeciso sul Campidoglio bis?

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Il sindaco Alemanno indeciso sul Campidoglio bis?

gianni alemanno italia popolareNel frattempo gli altri candidati affilano le armi. Croppi presenta la sua proposta civile, Prestipino e Sartori attaccano su rifiuti e Imu

di Marco Montini

Centrodestra in subbuglio e Gianni Alemanno ad un bivio. In previsione Comunali a Roma si comincia – o perlomeno ci si prova – a fare sul serio. Qualcuno vocifera che il primo cittadino dell’Urbe appaia indeciso su quello che sarà il domani, diviso tra una candidatura bis al Campidoglio e un approdo al Parlamento, che sembra decisamente più alla portata. Dal quartiere generale nulla trapela se non la volontà di continuare la scia amministrativa iniziata cinque anni fa. Una scia, chiamata Comune di Roma. Tuttavia Gianni domenica, all’evento Italia Popolare, ha parlato tanto, tantissimo di nazionale e di politiche: “I numeri, le percentuali elettorali ci dicono che il Pdl non è adeguato. Questo accade perchè ci doveva essere un cambiamento che non ci è stato. Oggi – ha detto Alemanno al teatro Olimpico – dovevano esserci le primarie e non ci sono state”. Sul tema alleanze: “Deve essere rivolta a tutti quelli che sono alternativi alla sinistra, ma una condizione deve essere chiara: nessuno spazio agli insulti. Serve rinnovamento. Non possiamo accettare insulti a Roma e non possiamo più avere nelle nostre file persone impresentabile”. In soldoni apertura ai centristi, montiani, chiusura alla Lega Nord. Dalla Roma nazionale, alla Roma locale anzi Capitale con i candidati sindaco già sul piede di guerra e prontissimi a esternare cosa non va in città. Tipo la renziana Prestipino, che insieme ai suoi adepti ha dato vita al blitz anti Imu. “Non si tratta di una protesta contro l’attuale governo – racconta la candidata alle primarie del centrosinistra -. La nostra è un’accusa alla malagestione dell’amministrazione capitolina, che ha deciso di applicare una delle imposte più alte sulla prima casa e la più alta sulla seconda”. Duro e non solo con Alemanno, il candidato delle primarie del centrodestra Santori, che si è scagliato pure contro Zingaretti sulla piaga rifiuti: “Ho la preoccupazione che, con particolare riferimento al sito di Monti dell’Ortaccio e alla questione della Valle Galeria, si stia concretizzando un riprovevole accordo preelettorale tra Alemanno e Zingaretti. Un accordo teso a non decidere e a far rimanere lo status quo fino alla nomina di un supercommissario ai rifiuti, personaggio che smarcherà la politica locale dalle proprie responsabilità decisionali”. Chiosa finale per la new entry Umberto Croppi, che lunedì ha presentato la sua proposta civica, definendola un modo “per risanare la politica, eliminare i metodi consociativi e restituire alla Capitale il ruolo degno delle cultura che custodisce”. Secondo gli scettici si tratterebbe di una candidatura sì affascinante ma alla resa dei conti poco concreta visti lo scarso consenso sul territorio di Fli e la fugace (e non proprio positiva) esperienza di Croppi a fianco di Alemanno (ora avversario) in qualità di assessore alla Cultura.