di Silvia Panizza
La Lazio torna dalla fredda e nevosa Bologna con un solo misero punticino, finisce infatti a reti inviolate il posticipo del lunedì sera con il gruppo guidato da Pioli. Ci si aspettava ben altra Lazio dopo la buona prova palesata con il Maribor, e invece abbiamo visto una compagine frenata, poco combattiva, scarsamente produttiva in una gara dai ritmi blandi e poco avvincente. Sicuramente un pari su cui non si può recriminare per i biancocelesti, che forse va anche stretto al Bologna, il quale, nonostante le scarsissime occasioni nette in avanti, ha comunque saputo gestire la partita nel migliore dei modi, ingabbiando la compagine di Lotito e lasciandole ben poche chance in attacco. Il gruppo laziale parte meglio nel primo tempo, costruendo anche qualche buona occasione, su tutte il tiro di Biava deviato dall’estremo difensore avversario sullo scadere della prima frazione di gioco. Ripresa sempre più soporifera e scarsamente avvincente, con una Lazio stretta nella morsa avversaria incapace di reagire come dovrebbe, soprattutto se davvero vuole puntare al terzo posto in graduatoria e centrare finalmente l’obiettivo Champions. È apparsa molto simile a quella della scorsa stagione, quando pareva sempre essere lì lì per diventare una big e si fermava sempre sul più bello. Si sarebbe dovuta centrare la quarta vittoria consecutiva per restare sulla scia di Inter e Napoli, e invece il pareggio la lascia a -3 dal terzo posto, a quota 30 punti. C’è molto da lavorare, soprattutto per quanto riguarda la mentalità, elemento che forse questa sera è stato il maggior deficitario, e che avrebbe, invece, potuto fare la differenza per tornare in quel di Formello con l’intera posta in palio. Da annoverare sicuramente la deludente prestazione di Kozak, non solo incapace di creare il ben che minimo brivido in area rossoblù, ma autore anche di due falli sciocchi e inutili che hanno comportato la sua espulsione. Qualche tempo fa il giovane giocatore si era lamentato per le scarse possibilità di gioco offertogli dal suo allenatore, ma una cosa è certa: a vedere certe prestazioni se ne capisce il motivo, e si rimpiange più che mai l’assenza di Klose, entrato in campo solo negli ultimi 15 minuti dopo l’infortunio dell’ultima di campionato. Il campione tedesco ha dato subito luce nell’attacco laziale, peccato che il suo unico tiro in avanti fosse troppo centrale e facile preda per Agliardi. Sabato sera c’è l’Inter, la Lazio ha sicuramente un andamento migliore in casa, ma con Kozak squalificato e Floccari acciaccato avrà a disposizione solo Klose lì davanti, non che ne servano molti altri quando c’è il bomber tedesco,per fortuna. Speriamo di poter vedere ben altra gara, la lotta per il terzo posto è ancora possibile.