Roberto Salotti è un giornalista professionista, che ha lavorato in redazioni di cronaca locale di Lucca. Da tempo con Chiara Carazza, presidente dell’associazione no-profit InnerProject, con sede a Bruxelles, avevano in progetto di ampliare i servizi offerti con un portale che si occupasse di informazione dall’Europa ma che lo facesse in modo diverso dai canali istituzionali. “La scommessa – racconta Roberto – era interessante perchè non c’è un vero e proprio portale in italiano che si occupi di trovare i punti di contatto fra quanto decide la Ue e i bisogni dei cittadini. Volevamo creare un canale che consentisse un’interazione utile e diretta con le infinite possibilità dell’Ue. Ho accolto volentieri la sfida, entrando a far parte dello staff di InnerProject, composto da giovani professionisti che hanno scelto come loro casa il mondo”.
Roberto, parlaci un po’ meglio del progetto InnEuropa?
“InnEuropa non vuole essere soltanto un periodico di informazione dall’Europa, ma anche una bacheca dove tenersi aggiornati su incontri e meeting più interessanti che si svolgono all’interno o con il patrocinio delle istituzioni europee. Non solo, come associazione con sede a Bruxelles, promuoviamo le nostre attività formative. Si tratta di veri e propri pacchetti ritagliati su misura su settori di interesse e professionalità. Questo è un settore dell’associazione che è attivato da anni. Organizziamo fra le altre cose il corso Giornalisti a Bruxelles, una tre giorni dedicata a chi fa informazione. Accompagniamo i giornalisti o gli aspiranti tali all’interno delle istituzioni europee organizzando incontri con esperti della comunicazione, funzionari e commissari dell’unione europea che si occupano del settore. I gruppi possono partecipare grazie a noi alle conferenze stampa della commissione europea a Bruxelles, assistendo in prima persona alla innovativa e poderosa macchina dell’informazione dell’Ue. Dal 2013 lanceremo nuovi pacchetti dedicati a vari settori: agricoltura, edilizia per rivolgerci anche a imprese e aziende, che vogliono rivolgersi all’Europa: InnerProject offre servizi di consulenza per partecipare ai bandi dell’Unione Europea, seguendo le aziende in tutto il percorso. Presto lanceremo anche una sezione dedicata agli studenti Erasmus che potranno condividere i loro testi, racconti e foto delle loro esperienze all’estero”.
Tu sei un canale privilegiato che può essere termometro di quanta “Europa” c’è in noi italiani. Quali i settori dove questa è più sentita, e quali dove abbiamotanto da imparare?
“Ci sono infinite possibilità che l’Ue offre ma che non vengono nemmeno recepite in Italia. Nel nostro progetto che, mi rendo conto, può sembrare molto ambizioso, vorremmo proporre tutte queste occasioni: dai bandi che interessano le piccole e medie imprese, dalle possibilità di vedere la propria impresa finanziata da fondi comunitari. Tantissime risorse sono messe a disposizione ma poi non vengono spese: la colpa non è tanto dell’Ue, quanto delle istituzioni che in Italia dovrebbero promuovere l’accesso a queste forme di credito ma che lo fanno sempre raramente”.