di Marco Montini
Anche il Foscolo, come molte altre scuole dei castelli romani si è mosso per protestare contro la legge ex Aprea. Queste le ragioni che hanno portato gli studenti del plesso di Albano ad accodarsi alla protesta studentesca di questi giorni: “Lo scopo di questa occupazione non è quello di non fare lezione, come purtroppo pensano in molti, ma di unirci alle alle altre scuole di Roma che sono già occupate da giorni per lanciare un messaggio ben preciso, ovvero il nostro categorico dissenso alla legge proposta. Questa legge si propone, in sostanza, di far entrare i privati nelle scuole pubbliche; non potrebbe accadere nulla di più insano per la scuola, in quanto è uno dei pochi vanti rimasti ormai all’Italia. Speriamo che con questa estrema forma di protesta (sappiamo benissimo che è una forma di protesta illegale e che ci mette di fronte a molti rischi, ma, dopo una bocciatura dell’ auto-gestione che avevamo proposto, non ci è rimasta altro che l’occupazione) il messaggio che mandiamo arrivi forte e chiaro, che si capisca che siamo tutti uniti contro questa legge e contro ciò che da anni stanno facendo alla scuola (più o meno sono stati tolti 9 miliardi alla scuola pubblica). Questo è il motivo principale della nostra protesta. Vorremmo sia ben chiaro che era l’ultima risorsa a cui ci siamo appellati e che avremmo preferito un’auto-gestione, ma non ci è stato possibile. In ogni caso, la scuola non rimarrà con le mani in mano; abbiamo già organizzato vari corsi che si svolgeranno nell’arco della giornata e abbiamo stabilito regole ben precise che verranno assolutamente rispettate per preservare la scuola. Tutti quanti hanno ruoli ben precisi: c’è chi pulisce, chi controlla che nessuno compia atti vandalici, chi tiene corsi e chi, ovviamente, si preoccupa del cibo. Il tutto è svolto con la massima serietà e il massimo rispetto”.