di Sara Scatena
Migliaia di persone tra parenti, amici e semplici suoi concittadini. Migliaia di persone commosse e impietrite di fronte alla tragedia che ha colpito la famiglia Mangiapelo. Ieri, infatti, si sono svolti, nella chiesa Regina Pacis di Anguillara Sabazia, i funerali di Federica, la sedicenne trovata senza vita la mattina del 1° novembre a Vigna di Valle, sulla riva del lago di Bracciano, la cui morte è ancora avvolta nel mistero. La funzione, celebrata dal vescovo di Civita Castellana, monsignor Romano Rossi, insieme ai sacerdoti dei paesi del circondario, è stata preceduta dalla recita del rosario funebre. “Anche se non tutti erano tuoi amici stretti- ha esordito il vescovo rivolgendosi a Federica- guarda quanti ragazzi sono venuti per te. Trovati a tuo agio in mezzo a noi”. Il celebrante ha poi voluto ricordare l’amarezza e il senso di sconfitta provato dall’intera comunità nel momento in cui si è appresa la notizia, come se essa riguardasse direttamente ogni singola famiglia lì presente. Ai giovani, che dovrebbero essere ascoltati di più, mosignor Rossi ha dedicato la sua omelia, paragonando Federica ad una Gerusalemme sconfitta e distrutta dalla vita. Presente anche il fidanzato, Marco di Muro, che, secondo alcune fonti, non avrebbe dovuto prendere parte al funerale. Al termine del rito, durante il quale un’intera folla si è stretta intorno alla bara bianca, il ricordo delle amiche che, con la voce rotta dal dolore, hanno letto alla giovane una lettera di saluto. I casini combinati insieme di cui si è perso anche il conto. Questo della loro solare e sensibile Federica dicono le amiche. La ricordano anche le colleghe della cooperativa, strette intorno a mamma Rosella, e infine un amico, che parla dell’ultimo saluto e dell’ultimo sorriso che ha scambiato con la ragazza, il 29 ottobre. Poi la bara bianca di Federica sfila in mezzo alle due ali di folla che riempiono il piazzale antistante la Chiesa. Passa, sulle note di “No woman no cry” di Bob Marley, in mezzo a conoscenti, amici, parenti e semplici cittadini accorsi per darle l’ultimo saluto. Tanti palloncini bianchi e uno a forma di cuore, su cui è scritto il nome della ragazza, vengono lasciati liberi di volare in cielo per raggiungere Federica e tra gli applausi della folla commossa volano sempre più in alto fino a sparire dalla vista.