“Oggi pomeriggio la mobilitazione dei docenti è approdata anche nei licei romani Tasso e Giulio Cesare, con l’indizione di due assemblee da cui provengono due indicazioni politiche chiare ed altrettanto significative, che come Italia dei Valori appoggiamo e sosteniamo. La prima è che, nella scuola pubblica italiana, la portata di iniquità e diseguaglianza contenuta nel ddl Aprea può determinare un danno incalcolabile: così com’è prospettata nel testo in discussione alla Commissione Cultura, l’autonomia scolastica rischia di tradursi in una divisione tra scuole pubbliche di serie A e scuole pubbliche di serie B. Su questa questione l’IdV, da sola, sostiene da mesi una battaglia perché la legge non sia approvata, determinando la cancellazione della democrazia scolastica, la fine della unitarietà del sistema scolastico nazionale pubblico e l’apertura ai privati nella gestione delle scuole. La seconda indicazione che proviene dalle assemblee è un no netto all’aumento dell’orario di lavoro degli insegnanti a 24 ore, che significherebbe semplicemente nuovi oneri gli insegnanti, categoria già in serie difficoltà, e non determinerebbe alcun vantaggio didattico per gli studenti. Facciamo appello alle altre forze di centrosinistra affinché cresca e si ricompatti l’opposizione a queste nuove, deleterie, riforme sulla scuola pubbliche italiana e allo stesso tempo di torni a parlare di istruzione per investire, reintegrare i tagli, accrescere le opportunità di formazione”. Lo ha dichiarato ieri in una nota Giulia Rodano, responsabile nazionale Cultura e Istruzione di Italia dei Valori.