Città di Marino – Ancona 1-1
Città di Marino (4-3-3): Cimmino, Noviello, Simboli, Lezcano (15’ st Scarlato C.), D’Agostino, Solidoro, Caraccio, Ciaramelletti, Colombo (15’ st Pirro), Rivera (34’ st Capolei), Quadrini. A disp: Rampi, Copponi, Saccavino, Gigliotti. All.: Scarlato G.
Ancona (4-2-3-1): D’Arsiè, Torta (38’pt Daidone), Ciaramitaro, Ruffini, (20’ st Palumbo), Labriola, Lispi, Sparvioli (31’ st Traini), Akrapovic, Olcese, Borrelli, Ambrosini . A disp: Rosti, Gagliardini, Latorraca, Alvino. All.: Gentilini.
Arbitro: Pancaldo Trifirò di Barcellona Pozzo di Gotto. Assistenti: Meozzi di Empoli e Bandettini di Pistoia.
Reti: 36’ st rig. Olcese (A), 45’ st Pirro (CM).
Note: Ammoniti: Lezcano, Rivera, Solidoro, Caraccio, Quadrini, Scarlato C., Simboli (CM), Palumbo, Sparvoli (A). Espulsi: Simboli (CM) a fine partita per proteste. Calci d’angolo: 5-5. Recupero: 2’ pt, 5’ st.
Testacoda interessante al “Domenico Fiore”di Marino tra la squadra di Scarlato e l’Ancona capolista. L’1-1 finale premia gli sforzi del Marino che ha saputo tener testa alla quotata avversaria disputando un primo tempo di spessore, dove a mancare è stato soltanto il gol, e una ripresa più attendista ma ugualmente efficace nonostante il ritorno dei dorici. Il mister di casa torna a schierare tra i pali il ’94 Cimmino per dare più esperienza al centrocampo con i due argentini Lezcano (debutto per lui dal primo minuto) e Rivera. Completa il reparto a tre Ciaramelletti. In difesa troviamo a sorpresa Noviello a destra, Simboli a sinistra, mentre D’Agostino e Solidoro formano la coppia di centrali. In avanti spazio al tridente composto da Quadrini, Colombo e Caraccio. Nell’Ancona il tecnico Gentilini deve rinunciare ancora una volta a Del Grosso. Tra i pali c’è D’Arsiè, alla fine decisivo, difesa a quattro con Torta a destra, Ciaramitaro a sinistra, Labriola e Lispi centrali. Davanti a loro Ruffini e Akrapovic. Trequarti con Sparvoli, Borrelli e Ambrosini. In avanti il temibilissimo Olcese. Sin dalle prime battute s’intuisce che i padroni di casa non hanno alcuna intenzione di aspettare e sono loro a fare la partita. Subito pericolosi i biancocelesti al 10’ quando Caraccio affonda sulla destra e mette al centro un pallone invitante per Rivera che non trova il bersaglio. Al 17’ Ciaramelletti dalla bandierina imbecca in area Lezcano il cui colpo di testa viene bloccato da D’Arsiè. In campo si vede solo il Marino che al 21’ crea ancora un pericolo con Quadrini il cui diagonale da sinistra viene parato dal portiere ospite. Due minuti dopo solita progressione lungo la sinistra di Quadrini e cross per la testa di Ciaramelletti che trova pronto D’Arsiè alla respinta. Nuova palla-gol marinese al 37’ questa volta con Caraccio che esalta per l’ennesima volta la bravura del giovane portiere biancorosso. L’Ancona si vede solo nel finale con una conclusione da fuori di Ruffini che colpisce involontariamente il suo compagno di squadra Ambrosini. Gentilini negli spogliatoi sembra essersi fatto sentire e nel secondo tempo l’Ancona cambia marcia. Si vede una squadra diversa e più incisiva soprattutto in fase offensiva. Il Marino ne risente un po’ e cerca di contenere le avanzate degli ospiti pur senza rinunciare al gioco. Al 4’ Sparvoli affonda sulla destra e lascia partire un tiro sul primo palo che esce a lato. Dalla parte opposta Quadrini prova a impensierire D’Arsiè con la palla che si spegne sul fondo. L’Ancona prova a stringere i tempi e Gentilini getta nella mischia due giocatori offensivi come Palumbo e Traini. Ed è proprio quest’ultimo al 35’ a procurarsi il calcio di rigore poi trasformato da Olcese per il vantaggio dorico. Dubbi sulla posizione di Traini prima e sul contatto con il portiere marinese Cimmino poi. I giochi sembrano fatti ma i castellani non ci stanno e si riversano in avanti alla ricerca disperata del pari. L’arbitro siciliano Pancaldo Trifirò sciorina una serie di cartellini gialli in un’unica direzione, quella dei giocatori del Marino, mentre sorvola su alcuni interventi fallosi dell’Ancona sui quali decide di applicare un metro di giudizio decisamente diverso. A pochi secondi dal novantesimo arriva il pari. L’azione parte dalla destra con Capolei e prosegue sulla fascia opposta con D’Agostino che effettua un precisissimo cross per la testa di Pirro che schiaccia alle spalle dell’incolpevole D’Arsiè. Nel quarto dei cinque minuti di recupero mischia pericolosa in area del Marino e Ancona che per poco non sfiora il colpaccio. Sarebbe stato troppo per quello che le due squadre hanno fatto vedere in campo. In ripresa il Marino, al secondo risultato utile di fila, che, proseguendo di questo passo, può tentare di risalire in fretta la classifica.