“Il grido di dolore, di rabbia e di delusione è caduto nel vuoto di idee e di coscienza. Adesso c’è chi pensa di rifarsi una verginità chiedendo solo ora l’azzeramento del partito. Sono anni che denunciamo i problemi e le carenze del Pdl. Un elenco lungo, a partire dall’incapacità di analizzare il voto e il territorio, dalla mancanza di competenze basilari di organizzazione delle strutture e di formazione della classe dirigente. Abbiamo lanciato l’allarme quando i sintomi della malattia devastante che ha infettato il partito sono diventati evidenti, sottoponendo ai vertici nazionali numerosi documenti sottoscritti da dirigenti e consiglieri municipali della Capitale”. Lo dichiara in una nota Fabrizio Santori, candidato alle primarie del centrodestra a sindaco di Roma Capitale, rispondendo alle dichiarazioni del sindaco Gianni Alemanno. “In tempi non sospetti, quando il consenso per il Pdl era ancora molto alto, abbiamo denunciato le logiche spartitorie e correntizie – insiste Santori – la mancata valorizzazione dei giovani, il sistema assurdo dei doppi e tripli incarichi, la caccia alla poltrona, l’assordante silenzio dopo l’esclusione della lista Pdl alla Regione Lazio avvenuta nel 2010. Ma non abbiamo avuto risposte. Ora è il momento di ricostruire partendo invece da tutto ciò che è stato ignorato per egoismo ed incapacità”, conclude Santori.
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